In una città come Milano, dove cresce il numero di famiglie composte da una persona sola e si acuiscono fenomeni di solitudine e isolamento, il tema dell’abitare assume un significato che va ben oltre la casa. Trovare un alloggio accessibile è solo una parte del problema: ciò che manca spesso è anche un senso di appartenenza, una rete di relazioni, una comunità. In questo contesto, Lombardini22, Idealista ed È.one abitarègenerativo, società da sempre attente all’evoluzione degli spazi urbani, hanno promosso un evento aperto alla cittadinanza per esplorare nuove soluzioni dell’abitare che mettano al centro il benessere personale e collettivo. Una riflessione su forme di abitare capaci di generare legami e al contempo rendere l’abitare più accessibile. Si è parlato di coabitazione intergenerazionale e di strumenti di welfare aziendale che vanno oltre il sostegno economico, attivando nuove reti relazionali e di supporto nei contesti urbani.

Protagonisti anche progetti di rigenerazione condivisa dei beni comuni come Sottocasa, dove cittadini, enti e organizzazioni del territorio collaborano per restituire vita e significato a spazi dimenticati. Un abitare che diventa gesto collettivo, occasione per creare senso di appartenenza e responsabilità, ma anche riconnettere le persone tra loro e con l’ambiente che le circonda.

Fondazione La Rotonda di Baranzate e Casa Legàmi di Como hanno portato le loro esperienze, contribuendo a un confronto aperto su modelli sostenibili e replicabili. Una giornata di confronto e ispirazione per immaginare insieme una Milano più accogliente, sostenibile e ricca di relazioni, capace di rispondere alle sfide abitative con soluzioni concrete e inclusive.

Leggi l’articolo di approfondimento di Idealista News e guarda l’intervista ai relatori:

https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2025/06/13/245568-abitare-a-milano-nuove-soluzioni-per-una-citta-che-cambia